Come curare la scoliosi
La scoliosi è una patologia muscolo scheletrica che coinvolge la colonna vertebrale. Quest'ultima tende a presentarsi curvata in maniera anomala verso uno dei due lati. Coloro che lamentano anomalie significative nel tratto centrale della colonna vertebrale necessitano di una terapia, mentre chi è affetto da una curvatura di minore entità dovrà sottoporsi ad una visita periodica di controllo.
La scoliosi è una malattia in grado di colpire persone di qualsiasi età, sebbene una delle forme più frequenti sia la scoliosi nei bambini e negli adolescenti. Su un totale di 1.000 bambini, tre di questi sviluppano deformazioni della colonna vertebrale abbastanza serie da necessitare di una cura.
La scoliosi idiopatica adolescenziale (provocata da cause legate alla crescita muscolo-scheletrica) è la tipologia più frequente e tende ad evidenziare deformazioni dopo i dieci anni di età. Le statistiche suggeriscono che le ragazze rappresentano la categoria più a rischio.
La scoliosi può essere anche ereditaria, soprattutto nel caso della scoliosi idiopatica: pertanto chi ha uno dei due genitori affetto da tale patologia deve sottoporsi a controlli periodici presso il proprio medico di famiglia onde evitare rapidi peggioramenti.
Come si riconosce una schiena affetta da scoliosi?
Una colonna vertebrale scoliotica può essere incurvata e deformata in qualsiasi direzione. Le conseguenze che ne scaturiscono sono possibili asimmetrie, evidenti soprattutto al livello delle spalle, delle scapole e dei fianchi.
Per diagnosticare la scoliosi è necessario sottoporsi ad una radiografia della colonna vertebrale, quindi quantificare l'inclinazione delle vertebre. Tale inclinazione viene misurata mediante in cosiddetti gradi Cobb. Si può parlare di scoliosi quando la deformazione della colonna supera i dieci gradi Cobb.
L'esercizio fisico per prevenire e curare la scoliosi
La rieducazione posturale è una pratica introdotta nella cura di qualsiasi forma di scoliosi, da quelle di minore entità a quelle più gravi. In età adolescenziale la ginnastica assume un ruolo fondamentale, poiché in grado di risolvere atteggiamenti scoliotici o principi di scoliosi, riducendo o limitando l'evoluzione delle forme più gravi. Nelle scoliosi già avanzate, invece, la ginnastica interviene limitando gli eventuali dolori alla schiena causati dall'acquisizione di una postura errata. La rieducazione posturale ha lo scopo di migliorare l'equilibrio, la coordinazione, le capacità motorie e rinforzare la muscolatura del tronco. Attraverso tale approccio si tende soprattutto a "rieducare" il sistema nervoso centrale: gli esercizi di ginnastica posturale adottati, infatti, sono pensati per mettere in difficoltà il sistema nervoso centrale e costringerlo a comportarsi, in quanto ad attivazione muscolare delle regioni interessate, diversamente da come è abituato. Come detto, questi esercizi possono essere di prevenzione o addirittura risolutivi in caso di scoliosi minori, coadiuvanti di altre terapie ma non risolutivi quando si ha a che fare con forme di scoliosi più gravi.
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Gli esercizi posturali
Esistono numerose tipologie di esercizi. Generalmente gli esperti suggeriscono di cominciare con alcuni esercizi di scarico, ovvero quegli esercizi che non impegnano eccessivamente lo scheletro e la muscolatura. Questi esercizi possono essere utilizzati all'inizio delle sedute di allenamento o del processo rieducativo stesso, come base di partenza da integrare con un lavoro via via più impegnativo.
Gli esercizi di carico vanno eseguiti mediante intense contrazioni dei muscoli impiegati. Questi esercizi scatenano riflessi condizionati nel paziente spesso impossibili da controllare. Per tale motivo è consigliabile che durante questa fase sia sempre presente del personale esperto pronto a correggere i movimenti del paziente ed aiutarlo a centrare la corretta esecuzione.
Gli esercizi simmetrici prevedono l'adozione di posizioni perfettamente simmetriche da parte di entrambi i lati del corpo. Gli esercizi asimmetrici, invece, prevedono posizioni in grado di contrastare la direzione della deformazione.
In conclusione, è possibile affermare che la rieducazione posturale possa risultare addirittura determinante nel caso di scoliosi minori o atteggiamenti scoliotici risolvibili. Nei casi più gravi, invece, può essere impiegata come coadiuvante di trattamenti più invasivi.